Martedì 9 marzo si apre presso la Galleria Schubert, via fontana 11, 20122
Milano, la mostra personale di Gualdo Rocco intitolata Il colore e la scrittura.
Gualdo Rocco nasce a Milano nel 1971, si laurea presso l’Università Degli Studi di Milano
e comincia a viaggiare. Viaggi non per diletto ma alla ricerca di quella luce che oggi
troviamo nelle sue opere; viaggi che lo portano a stringere amicizie nel mondo della
cultura. Amicizie che lo incoraggeranno a seguire la propria vocazione. Così l’artista oggi si presenta per il proprio esordio accompagnato dal critico torinese Paolo Levi che per
l’occasione ha selezionato venti opere significative ed esplicative del suo linguaggio
espressivo.
Con questa mostra si evidenzia la sensibilità di Gualdo Rocco verso una ricerca spaziale,
senza voler seguire le orme del grande maestro
Lucio Fontana, ma seguendo una propria personalissima via; una via mutuata dall’astrattismo di
Jackson Pollock con il suo ben noto
dripping e l’originale automatismo psichico che lo generava. Ma Gualdo Rocco, al di là di queste doverose citazioni va oltre. La sua sensibilità per la materia pittorica lo porta a
sperimentare azzardate e riuscitissime elaborazioni plastiche della superficie pittorica. La
bidimensionalità del dipinto è un punto di partenza per cercare oltre. La tela diventa così
supporto di "altorilievi", che, giocando con la luce, producono effetti cangianti di
ombreggiatura. Ma non finisce qui. Le opere, grazie ad attento studio degli effetti ottici
derivati dalle alternanze cromatiche e, soprattutto, dai contrasti netti chiaroscurali,
generano quella illusione della tridimensionalità che Gualdo Rocco padroneggia da gran
maestro. Un esordio che, grazie alla curatela di
Paolo Levi, ha costruito una mostra di grande eleganza e rigore filologico.