...È ormai chiaro da molti anni che ci sono sia <<pittori>>, sia artisti i quali, tra le altre cose, occasionalmente usano anche la pittura. Ciò che si deve capire, se si vuole capire, è che gli artisti lavorano con il significato che è il loro effettivo materiale e che per produrlo essi fanno ciò che possono. ...
E Coelli fa ciò che è capace di fare. E lo fa bene producendo opere che si inseriscono in un racconto senza soluzione di continuitá, dove ogni capitolo, pur essendo opera conclusa e autosignificante, rimane presupposto necessario al capitolo seguente, come esso stesso è stato conseguenza di quanto lo ha preceduto.
L'esposizione tenutasi ad Innsbruck, anche se in versione ridotta, non poteva
mancare, con il nuovo titolo "Comunicazione, incomprensione, disoccupazione" alla lettura del pubblico milanese ormai affezionato all'opera
dell'irriverente pittore. Proprio perché questo capitolo sarà il prologo del
lavoro oggetto della più grande mostra in lavorazione per la prossima stagione, nella quale verrà ulteriormente messo in evidenza il carattere sociale della pittura di Coelli. |